Ultreia è l’espressione dei pellegrini di ogni tempo: un’antica esclamazione di gioia, ma anche un grido di resistenza alla fatica, un incoraggiamento a proseguire senza fermarsi. “Da soli eppure insieme”, come diceva Francesco, fino alla méta.
Due giornate di viaggio piene di eventi, discussioni e spettacoli, tra gioie e fatiche per raggiungere la nostra méta.
Per la prima volta sul palco di AMA Festival, i ragazzi di Casa La Navicella portana in scena uno spettacolo teatrale, a cura di Alessandra Lazzarini ed Emilio Iuliani.
Performance teatrale degli ospiti di Casa Aquilone da laboratori a cura di Alessandra Lazzarini ed Emilio Iuliani
Il Festival è stato aperto dalla dedica a Francesco Cicchi, presidente e fondatore della Cooperativa AMA aquilone, con il ricordo di Don Vinicio Albanesi, Giuseppina Sospetti, Marco Perosa, Gianni Giuli e Giuseppe Frangi. Ringraziamo della presenza l’On. Sen. Guido Castelli, il Presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli ed il Direttore...
Leggi di piùL'incontro in cui hanno condiviso riflessioni ed esperienze sul significato profondo del camminare.
Abbiamo augurato “un buon cammino” agli ospiti che ce l’hanno fatta, festeggiando la conclusione del loro percorso terapeutico.
Presso la Bio Fattoria Sociale AMA Terra. I nostri prodotti: sani, buoni e biologici! E, se vi sono piaciuti, potete acquistarli presso il nostro Punto Vendita all'interno della Fattoria.
A cura di Ginevra Di Marco, Franco Arminio, Francesco Magnelli e Andrea Salvadori
Con le opere del laboratorio creativo delle ospiti di Casa Augusto Agostini, a cura di Nicoletta Cicchi.
Un piccola libreria in cui potrete acquistare tantissimi libri, tra cui "Pietra" e "La stanza degli ospiti", e prendere la vostra copia di Itaca.
La playlist ufficiale di AMA festival 2025 è il modo migliore per iniziare a sentire ciò che vivrete a luglio. Premi play. E lasciati trasportare.
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Miriam Giovanzana
È tra i fondatori, nel 1994, del mensile “Terre di mezzo”, giornale di strada specializzato in inchieste sociali, e di Terre di mezzo Editore, casa editrice di cui è oggi direttore editoriale.
È inoltre una giornalista professionista e uno dei fondatori dell’associazione di volontariato Insieme nelle Terre di mezzo Onlus.
Dal 1999 al 2007 ha diretto il mensile “Altreconomia” e la relativa collana editoriale. Nell’autunno del 1999 ha percorso per la prima volta il Cammino di Santiago de Compostela, e con Alfonso Curatolo e Isabella Pavan ha realizzato l’omonima guida. Ha scritto anche: “Inconsueti giorni. Vita quotidiana ed eroica sul Cammino di Santiago” con le fotografie in bianco e nero di Maurizio Totaro, ripubblicato in un’edizione artigianale numerata; a 25 anni dall’assassinio, la storia di Chico Mendes, “Fermo come un albero, libero come un uomo”, per non dimenticare la vicenda dell’uomo che lottò per i diritti dei seringueiros e delle loro foreste.
Per la casa editrice ha curato anche il volume “Cammini in Europa” (2009) e “Il taccuino di Santiago” (2012), e segue lo sviluppo del Cammino francese e degli altri percorsi in Spagna e Italia.
Nel 2001 ha contribuito a realizzare la redazione di Milano per l’agenzia di stampa Redattore sociale.
Miriam Giovanzana è inoltre tra gli ideatori di Fà la cosa giusta!, fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili, iniziativa unica nel suo genere lanciata nel 2004 e di altri eventi curati dall’editore.
Ginevra Di Marco
Ginevra Di Marco, fra le più raffinate interpreti del panorama italiano, nel suo percorso artistico incrocia volti, suoni, memorie, fa suoi canti in lingue diverse, si confronta con artisti italiani e internazionali in un continuo scambio musicale e umano.
Le canzoni di Ginevra Di Marco, che interpreta i testi sociali e civili della musica folk e popolare, così come canzoni della sua storia personale fonde il suo universo interpretativo con le poesie di Franco Arminio, creando un nuovo spettacolo. “È stato un tempo il mondo”, verso di una canzone dei CSI, dà il titolo alla serata per ricordarci cosa è stato il mondo e cosa sta diventando, attraverso canzoni popolari, poesia popolare, canzoni d’autore, momenti intimisti e di festa.
Franco Arminio
Franco Arminio negli ultimi anni ha messo a punto un modo assai originale di portare in giro la poesia. Il suo non è propriamente un reading, anche se legge versi dai suoi libri ed in particolare da quello appena uscito, Sacro minore. Non è uno spettacolo teatrale, non è un dialogo coi lettori, ma un po’ tutte queste cose intrecciate assieme. La sua si potrebbe definire una cerimonia lieta e pensosa: c’è spazio per il nostro lato dolente, come se ogni incontro fosse una sorta di federazione delle nostre ferite, e c’è spazio per la voglia di lietezza e di comunità che non possiamo più permetterci di trascurare. Sono serate in cui il pubblico e il luogo sono assai importanti: ogni evento è unico e irripetibile.
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