Ama festival edizione 2014

Ama Festival 2014

L'Ama Festival, nasce dalla volontà di aprire le porte della Comunità Terapeutica alle persone e rientra all'interno di un percorso formativo, legato alla coscienza e all'etica comune. Il fine è l'integrazione. L'integrazione del “dentro” inteso come comunità terapeutica con il “fuori” in riferimento al mondo “normale”. Il festival nasce proprio con lo scopo di mettere in crisi il sistema di luoghi comuni che da sempre sott'intendono a queste due realtà.

L'"operazione" culturale, è quella di mettere insieme nell'occasione del festival due mondi che normalmente non si incontrano quasi mai, e quando raramente questo accade, lo fanno con sospetto. Il Festival parla, attraverso l'input culturale alle persone, da una parte e dall'altra, e racconta con parole semplici, cos'è il “comune sentire”. L'Ama – Aquilone ha deciso, dopo una lunga serie di cambiamenti interni legati al ruolo delle persone, quelle che ospita e quelle con cui collabora, di condividere le sue storie e permettere così un arricchimento culturale dato dalla reciprocità delle parti. Lo sviluppo della società passa attraverso quella conoscenza capace di generare consapevolezza. Una società che voglia dirsi civile, poggia le sue basi sulla capacità di garantire alle persone pari dignità. L'Ama – Aquilone oggi con la prima edizione dell'Ama Festival propone un cambiamento nel comportamento quotidiano grazie alla conoscenza. Più relazioni, più ascolto, e dunque più etica.

Ama – Festival, comunità aperte e patto terapeutico. La semplicità viene dal Kiss

Kiss, lo sanno tutti, in inglese significa bacio. Il bacio, lo sanno tutti è il gesto, forse il più chiaro e semplice che definisce il contatto fra due persone. E’ un segno d’affetto e un saluto, è sinonimo di fratellanza. E’ una promessa, ed è anche legato a specifici rituali religiosi. Rappresenta nell’iconografia comune una comunione, "con unione".

Ma Kiss in effetti non è esclusivamente quello che sembra, pochi sanno che in realtà il suo significato va ben oltre le apparenze. E’ di fatto, un acronimo che sta per keep it simple, stupid, In parole povere, “non fare lo stupido, cerca di semplificare”.

Ed è per questo duplice significato che Kiss è oggi la caratterizzazione della prima edizione dell’Ama – Festival, il festival della semplicità che semplicemente apre le porte della comunità e permette un contatto, il primo. E’ difatti, proprio grazie al pretesto del Festival che oggi dopo oltre trent’anni dalla sua fondazione, la Comunità può dirsi finalmente Aperta. I luoghi comuni macerati negli anni e legati alla figura del “tossico” hanno imposto alla Società un atteggiamento da tenere. Oggi sappiamo che le cose non stanno così ed è una verità che si esprime bene con la parola Kiss. Ma l’indicazione che viene dall’acronimo, è soprattutto valida perché ci consente di andare alle radici e ci aiuta a vedere quale reale paesaggio viva dietro lo scenario ufficiale, quali siano i sentimenti che ispirano il cambiamento.

Come si riconoscono le strade semplici? La risposta è semplice. Si impara a riconoscerle giorno dopo giorno, mettendoci a disposizione, o meglio predisponendo l’animo.

“L’ascolto e la volontà del riconoscersi umani, di riconoscere all’altro la dignità del proprio sentire, questo è semplice. L’accoglienza incondizionata è semplice: apre le porte alla conoscenza reale, alla volontà della vicinanza.“

La relazione terapeutica fino ad oggi basata su di un contratto fra il soggetto (comunità) e il soggetto (utente) è stata sovvertita dalla parola patto, dal latino pàctum, dal verbo pacisci e dunque stabile un accordo, collegare, che porta in se, nella sua etimologia più profonda, tutte le caratteristiche della semplicità. Da qui il patto che mette in relazione il soggetto (comunità) e il soggetto (ospite) in una relazione fatta innanzi tutto di reciprocità.

Dalla scelta di seguire le strade semplici arriva il patto terapeutico che ci accompagna all’idea rivoluzionaria della Comunità Aperta che si esprime fisicamente in quello che oggi chiamiamo Ama – Festival.

KISS edition con “Mi cercarono l’Anima”: incontro/dibattito sulla dignità

Che cos’è la dignità, in che modo ci rappresenta, come si esprime o meglio quali sono le condizioni perché questa possa esprimersi? - Il dialogo è “sopra i massimi sistemi” e prende in esame la dignità come fondamento dell’uomo, i diritti e i doveri, la libertà e la responsabilità. Ma non solo, perché la dignità ha in sé qualcosa di trascendente, di sacro e di religioso. Qualcosa di sott’inteso e spesso sommerso che “Mi cercarono l’anima” ci racconta attraverso le testimonianze eccellenti dei suoi ospiti. I temi, quali la Fini - Giovanardi e il carcere, la crisi economica, il welfare, i luoghi comuni e molto altro ancora, sono i punti di partenza e il pretesto di un incontro fra le figure ormai storiche del panorama nazionale che attraverso l’esperienziale, ci fanno un chiaro ritratto della Dignità fra sacro e profano, per guardare così oltre la “conta dei danni” e sperimentare provocatoriamente nuovi percorsi futuri.

Sabato 5 luglio. “Le strade semplici”, spettacolo e dimissioni di fine programma degli ospiti delle Comunità Ama – Aquilone, a partire dalle ore 16.00. In contemporanea per i bambini a partire dai tre anni, “Aquiloni Lab” a cura di Valentina Loffelholz, dell’Associazione culturale Università delle Arti, la mostra del collettivo SoVVersi con Lorenzo Aceto, Lorenzo Bartolucci, Hernan Chavar, Luca De Angelis, Luca Farina, Giorgio Pignotti e Paola Angelini, e la proiezione in loop del progetto di video poesia a cura di Davide Nota “La maglia rotta nella rete” che sarà presentato alle ore 19.30. Alle ore 22.00 sarà poi la volta dello spettacolo teatrale “Pitecus” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella. Alle ore 19.30 apertura del “ristoro” bio e dei concerti jazz a cura dei “Giacinto Cistola Quartet” e “Alessandro Olori duo”.

Domenica 6 luglio. Le modalità sono le stesse del giorno precedente ma la giornata è caratterizzata dall’incontro/dibattito “Mi cercarono l’anima” con Ilaria Cucchi, l’Avv. Fabio Anselmo, il Prof. Luigino Bruni – docente di Economia alla Lumsa di Roma, Mons. Vinicio Albanesi – Presidente della Comunità di Capodarco e Francesco Cicchi – Presidente della Cooperativa Ama – Aquilone, alle ore 17.00. A partire dalle ore 19.30 i concerti dei Turkisch Cafè e dei Double B & Less One. Alle ore 21.30 infine chiuderà il festival, il concerto teatrale – tributo a Fabrizio De Andrè “Le cattive strade” di e con Andrea Scanzi e Giulio Casale Produzioni Promo Music. Presenti all’interno del festival inoltre: AscoliEquoSolidale, Emergency, Libera, AIAB Marche, Forum Agricoltura Sociale, Cibo Creativo, CREA – Coordinamento Regionale Enti Accreditati e Coop Adriatica.

Ama Festival KISS edition è patrocinato dalla Regione Marche, dal Consiglio Regionale Assemblea Legislativa delle Marche, dalla Fondazione Carisap e con il sostegno di Coop Adriatica.

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